Novembre 2020.
A Gennaio non ci pensavamo , a Febbraio non ci credevamo , a Marzo abbiamo iniziato a chiederci cosa stava succedendo . Ad Aprile abbiamo preso coscienza e a Maggio sperato di esserne fuori. A Giugno ci siamo sentiti liberi e per buona parte dell’estate, per poi a Settembre avere la sensazione che non andava tutto bene . Ottobre ci ha riportato alla cruda realtà e a Novembre ?
Le palestre per la maggior parte sono chiuse , se ancora aperte faticano a fornire i servizi ai quali eravamo abituati.
I bambini più piccoli sono chiusi in casa e stanno maturando una certa ritrosia alle uscite , al contatto, allo sport. I ragazzi più’ grandi stanno subendo una forzata mutazione verso la comunicazione mediata dalla tecnologia , come viene chiamata oggi. Il mondo del lavoro va sempre più verso lo smart working (anche se non è proprio la la parola giusta).
E’ incredibile come le nostre abitudini stiano cambiando così velocemente , sotto la frusta della pandemia. Forse ci sarebbero voluti una decina di anni in condizioni normali, permettendo anche una metabolizzazione lenta e “umana” di questa rivoluzione.
Quattro anni fa ho iniziato ad interessarmi ad una disciplina marziale che come tutte le discipline marziali si basa su una componente educativa significativa. Questa disciplina che si chiama Zanshin Tech ed ha la presunzione di insegnare la difesa attiva della propria identità digitale in rete. La trasposizione della difesa fisica in digitale. Si usano armi diverse da quelle tradizionali delle arti marziali ma pur sempre armi.
Oggi mi ritrovo con la palestra chiusa (mio malgrado) e con i dojo digitali aperti e con tanto lavoro di assistenza a chi è colpito da attacchi e aggressioni digitali. Dai più’ piccoli ai più grandi. I nostri Team sono oberati di richieste di aiuto.
I crimini informatici sono aumentati a dismisura essendo che la maggior parte delle attività si è spostata sul digitale.
La nostra vocazione di insegnanti di arti marziali è sempre rivolta alla crescita della personalità dei nostri allievi (a parte qualche situazione marginale) , ancor più in questo periodo di fragilità, di smarrimento.
I nostri dojo digitali sono costruiti sullo zoccolo delle arti marziali , dove il rapporto è diretto al cuore degli allievi , l’unico dialogo che non può basarsi sulla menzogna e sul ambiguità.
Per questo motivo tutte le nostre energie oggi devono essere spostate su questo piano e in attesa di tornare ad allenarci in palestra stiamo cercando di tenere a galla i ragazzi con il conforto della presenza di una guida.
Abbiamo un team formidabile di maestri di arti marziali, informatici , psicologi , psicoterapeuti , forze dell’ordine per supportare con conoscenze ed esperienze specifiche il percorso di crescita e/o di presa di coscienza della nostra identità digitale, cioè della nostra vita nel mondo digitale.
A breve faremo una presentazione dei nostri corsi e laboratori che partiranno a Dicembre.
Forniamo un’alternativa ai ragazzi che non sia l’isolamento dei giochi alla consolle o la dipendenza da youtube, tic tok e le altre decine di social.
Costruiamo insieme a scuola e genitori un futuro differente .
Ci possiamo riuscire . Abbiamo gli strumenti , la capacità e l’esperienza per farlo.